Antonio Pio (1753-1795)
Gionata
Oratorio a 4 voci e orchestra
Oratorio a 4 voci e orchestra
Come narra Renzo Calamosca (Musicisti ravennati nei secoli scorsi, Ravenna, Arti Grafiche, 1935), nel secolo XVIII «pochi sono i musicisti ravennati. Di essi uno ha veramente eccelso: Antonio Pio, operista e maestro di musica alla corte di Caterina di Russia, nel posto occupato in precedenza dai celebri Paisiello e Cimarosa». Antonio Pio (1753-1795), proveniente da una famiglia di origine ferrarese che aveva già dato a Ravenna numerosi validi musicisti, studiò al conservatorio napoletano di S. Onofrio, allievo di Pasquale Anfossi, uno dei più fecondi operisti del XVIII secolo. L’Archivio arcivescovile di Ravenna custodisce la partitura del suo Gionata. Oratorio a quattro voci con strumenti fatto l’anno 1779 per la solenne festa della translazione della Sacra Immagine di M. Vergine detta del Sudore nella Metropolitana di Ravenna l’ultima domenica di maggio. Un esemplare del libretto è conservato nella Biblioteca Classense di Ravenna. La venerazione della Madonna del Sudore ha radici remote nella città di Ravenna e la musica ha sempre degnamente accompagnato le celebrazioni della fine di maggio: sulla devozione ravennate a questa Madonna abbiamo notizie da Pietro Sulfrini (Cenni storici sulla miracolosa imagine della Madonna del Sudore venerata nella chiesa metropolitana di Ravenna, Ravenna, Tipografia del Seminario arcivescovile, 1859) e molti manoscritti musicali, soprattutto ottocenteschi, conservati nell’archivio arcivescovile sono da riferire a questa festività.