Cristian Carrara (1977)
La piccola vedetta lombarda
Il racconto di De Amicis, commoventissimo e sobrio nel contempo, è preso a spunto dal maestro Carrara per costruire questo ‘piccolo’ dramma musicale ricostruendo il personaggio e conferendogli un senso profondo e artisticamente raffinatissimo che dà pieno conto della sua più nobile ispirazione. Carrara nel suo lavoro di compositore ha affrontato e affronta con pieno e totale coinvolgimento il grande tema della moralità dell’Arte, moralità in cui crede senza retorica e che pratica in ogni aspetto della partitura. Questa si presenta limpida e cristallina, ‘piccola’ nelle modalità di scrittura, nella compagine strumentale, nel gruppo dei cantanti, nel coro dei fanciulli e persino nella tessitura sovente fittissima, ma ‘grande’ negli intenti creativi per cui tutto il contesto si manifesta solidissimo e terso, tanto da essere rischiarato e dominato da un intento fondamentale, quello della ‘protezione’ che l’artista reca a chi lo ascolta purchè sia disposto a farlo. L’Arte, nella poetica di Cristian Carrara, è infatti uno strumento formidabile di aiuto e partecipazione.