CAVALLI PIER FRANCESCO (1602-1676)
Missa pro Defunctis, Mottetti e Sonate
Cavalli rappresenta un momento di decisiva importanza nell’evoluzione del melodramma seicentesco. Se infatti da un lato si pone come diretto continuatore di Claudio Monteverdi, dall’altro in virtù di una continua sperimentazione e codificazione dei mezzi espressivi, s’impone come punto di riferimento obbligato per i compositori successivi. Nell’arte musicale di quell’epoca Cavalli emerge nello slancio melodico e nel realismo drammatico frammentato da folgoranti intuizioni melodiche. Nella musica sacra Cavalli s’inserisce autorevolmente nella luminosa e grandiosa tradizione veneziana (Gabrieli, Monteverdi, Grandi, ecc) ma, verso la fine della propria vita, si pone come innovatore rinunciando allo stile concertato con strumenti obbligati