Giuseppe Tartini (1692-1770) · Giulio Meneghini (1741-1824) · Ludovico Sirmen (1738-1812) · Maddalena Lombardini (1745-1815) · Johann Gottlieb Naumann (1741-1801) · André Noël Pagin (1719/20-1787/99) · Johann Gottlieb Graun (1702/03-1771) · Pietro Nardini (1722-1793)
Giuseppe Tartini e la Scuola delle Nazioni
In una memoria autografa del 1767 l’anziano Tartini (al servizio della cappella musicale del Santo a Padova dal 16 aprile del 1721), relazionando sulle rendite percepite nell’arco di un quarantennio, riferisce anche della sua attività padovana di docente di musica, avviata nel 1727 e rivolta a un numero di studenti che oscillava da due a dieci, compreso qualcuno, dotato ma indigente, ai quali impartiva i suoi insegnamenti a titolo gratuito. Tartini si riferisce alla «Scuola delle nazioni», ossia all’attività privata di insegnate di violino e di contrappunto che esercitò contemporaneamente al suo servizio presso la cappella musicale del Santo quale «primo violino e capo di concerto». Tale scuola fu così denominata perché nell’arco di quarant’anni Tartini insegnò ad innumerevoli violinisti accorsi a Padova pressoché da tutta Europa. È lo stesso compositore a dichiarare in una lettera al segretario di un conte tedesco di avere avuto «molti scolari protestanti e sassoni, e prussiani, e olandesi, e inglesi», e sarà grazie a questi studenti che la tecnica e lo stile violinistici di Tartini si diffonderanno in tutta Europa, con particolare riguardo alle corti di Dresda, Stoccarda, Monaco, Würzburg e a Parigi.