Domenico Gabrielli (1659-1690)
Opera completa per violoncello
Anni ottanta del Seicento, Modena e Bologna: dopo secoli d’oscura esistenza all’ombra del violino, senza un nome, una foggia, un’accordatura, un’identità univoca ed universale, con un ritardo di quasi un secolo e mezzo rispetto alla viola da gamba, sua diretta concorrente, e più di mezzo secolo rispetto al fagotto, il violoncello si emancipa dal suo ruolo d’accompagnatore ed assurge a dignità solistica. Ad un gruppo di virtuosi violoncellisti, schierati intorno alla cappella di S. Petronio a Bologna e al duca Francesco II di Modena, va il merito d’aver dato quest’impulso decisivo alla storia dello strumento: Petronio Franceschini, capostipite della scuola violoncellistica a Bologna; Giuseppe Colombi, di cui si conservano a Modena alcune bislacche Toccate a violone solo; Giovanni Battista Vitali, autore di una decina di Partite per il Violone; Giovanni Battista Degli Antonii, il primo a pubblicare, nel 1687, Ricercate sopra il violoncello ò clavicembalo; Domenico Galli, parmigiano, autore del Trattenimento musicale sopra il violoncello a’solo, steso a Modena nel 1691 in bella copia ornata da lui stesso, dato che fu pittore, oltreché violoncellista; e Domenico Gabrielli, che attira la nostra attenzione perché risalta come il compositore più interessante del piccolo gruppo.