Antonio Maria Bononcini (1677-1726)
La decollazione di San Giovanni battista - Oratorio a 5 con Instrumenti
L’oratorio “La decollazione di S. Giovanni Battista” di Antonio Maria Bononcini rappresenta degnamente il filone poco conosciuto dell’oratorio in lingua italiana alla corte degli Asburgo, assai diffuso tra la seconda metà del XVII e le prime tre decadi del XVIII secolo. Questo genere, considerato ora appendice dell’opera, rivestiva invece un ruolo significativo nelle manifestazioni religioso-musicali della corte imperiale dove la cultura italiana in genere e la stessa sua lingua non rappresentavano dei soli modelli estetici, ma, e forse si tratta di due lati della stessa medaglia, il loro uso aveva assunto una forte connotazione politica. Non è casuale infatti che l’italiano fosse quasi divenuto, da Leopoldo I in poi, lingua officiale della corte e dei monarchi di un impero che orgogliosamente si qualificava con due oggettivi: Sacro e Romano. Autori come Johann Joseph Fux, Antonio Caldara, Giovanni e Antonio Maria Bononcini portarono, agli inizi del XVIII secolo, l’oratorio viennese al massimo sviluppo definendone stilisticamente meglio le differenze dal melodramma coevo da cui si allontanarono facendo ricorso allo stile severo, ad un contrappunto semplice ma efficace e ad un moderato virtuosismo per le parti vocali.