Benedetto Marcello (1686-1739)
Lo specchio della nostalgia - Duetti e Cantate per voci e stromenti
La scelta di eseguire queste cantate con un quartetto d’archi (senza contrabbasso) è stata suggerita dalle indicazioni del compositore, Marcello infatti nelle sue opere (ed in particolare nell’”Arianna” intreccio scenico del 1727 dal quale sono tratte tutte le arie per soprano di questo CD, recuperate, però, in una “nuova veste” di cantate autonome) alterna spessissimo una scrittura orchestrale ad una a parti reali in cui lui stesso specifica : violino I, violino II, viola e violoncello. Complessivamente queste cantate contrassegnano una linea di sviluppo stilistico che tende a sfiorare le caratteristiche espressive del Classicismo e del periodo Galante; impressionante è poi la capacità del compositore di focalizzare un’ emozione e di ridisegnarla attraverso la musica: puri stati emotivi ci vengono resi direttamente senza nessun filtro intellettuale “il distacco, la lontananza, la nostalgia”. Gli strumenti spesso implicano un simbolismo musicale che mette in rilievo il significato testuale, come accade nello stupefacente Lamento d’Arianna (“Grave assai” contenuto nella cantata “Arianna abbandonata”) cui rimando l’ascoltatore.