MARCO da GAGLIANO (1582-1643)
Missa in Assumptione Beatæ Mariæ Virginis
Si tratta della più interessante composizione sacra, fra quelle di ampio respiro, scritta dal Gagliano. Ancora debitrice dell’immortale lezione palestriniana, si caratterizza per il terso e magistrale ordito contrappuntistico che, mai intorbidandosi nelle intricate soluzioni care a certi maestri d’Oltralpe, nobilita invero la morbida cantabilità delle singole voci. Assente è ogni apporto di tipo strumentale, anche se appare pienamente legittima un’esecuzione col basso seguente organistico, secondo una prassi secentesca ampiamente testimoniata. La somiglianza del soggetto iniziale con l’antifona gregoriana Virgo prudentissima (ma se ne potrebbero citare anche altre, prima fra tutte la Pueri hebraeorum) per la festività dell’Assunta, di particolare rilevanza per una chiesa dedicata alla Madonna, la rende adatta ad un’ipotetica ricostruzione liturgica d’impronta mariana.