AA.VV.

Dal momento che la primitiva canzone villanesca alla napolitana – genere minore e popolare, secondo la comune, anche se imprecisa, definizione – si trova in un territorio di confine fra tradizione scritta e tradizione orale della musica, ogni nuova operazione intorno ad essa presuppone un giusto e quantomeno sensato recupero delle strutture musicali e poetiche entro le quali il genere si è sviluppato.
Questo nel rispetto della crescente apertura verso una dimensione antropologica della storia della musica, tesa, da un lato a porre in primo piano l’evento sonoro e a rivalutare le modalità e i significati sociali del fare e del trasmettere musica nel passato, dall’altro a guardare con più attenzione alla tradizione non scritta della musica e alle influenze reciproche fra oralità e scrittura, specialmente in ambiente urbano (tanto più se napoletano). E’ cosa risaputa che gli ambienti musicali della Napoli viceregnale offrono una doppia analisi di lettura. In tali contesti esistono, cioè, pratiche di canto polivocale, avulse e completamente indipendenti dalla polifonia colta, insieme a certe espressioni poetico-musicali connesse e funzionali alla vita quotidiana (lo si legge nei trattati, nei diari, nelle cronache dei viaggiatori, nei frontespizi di alcune raccolte di villanesche).
Accanto a queste si muove e si scrive la musica che conta, con mirate finalità artistiche, che assurge a prodotto elitario ed esclusivo (la ‘grande’ e ‘seria’ tradizione della musica). Nobiltà e ceti socialmente più bassi condividono comunque analoghe forme espressive in particolari contesti – feste religiose, carnevale, taverne, ‘bassi’ ecc. – e quando le due sfere interagiscono fra di loro, si confezionano ibridi prodotti musicali, che, a prescindere dalla loro valenza artistica, rimangono una straordinaria testimonianza del fare musica nel passato. La villanesca – non c’è dubbio – è stata creata in ambienti colti, in cui nobili e musici dilettanti compivano un salto verso il basso, verso la consapevolezza e la divertita riscoperta di un linguaggio polifonico da loro sufficientemente lontano, praticabile solo attraverso un esercizio che doveva ritenersi poco più che un gioco, una cosa da nulla.

Tracklist

Disco n.1
Azzaiolo, Filippo
Il secondo libro de villotte del fiore alla padoana con alcune napolitanae e madrigali
  1 - Il secondo libro de villotte del fiore alla padoana con alcune napolitanae e madrigali: O Villanella quando all'acqua vai (0:59)
Anonymous
Fra quante donne sono al mondo belle [16th Century Neapolitan]
  2 - Fra quante donne sono al mondo belle [16th Century Neapolitan] (4:53)
Willaert, Adrian
Canzone villanesche all napolitana, Book 1
  3 - Canzone villanesche all napolitana, Book 1: Vecchie letrose (2:40)
Anonymous
La morte di marito [16th Century Neapolitan]
  4 - La morte di marito [16th Century Neapolitan] (2:40)
Primavera, Giovan Leonardo
Tre donne belle
  5 - Il primo libro de canzone napolitane: Tre donne belle fanno gran battaglia (2:04)
Gorzanis, Giacomo
Il primo libro di napolitane ariose che si cantano et sonano in leuto
  6 - Il primo libro di napolitane ariose che si cantano et sonano in leuto: Questi capelli d'or (4:25)
Nola, Giovanni Domenico da
Fontana che dai acqua a dui valluni
  7 - Fontana che dai acqua a dui valluni (2:03)
Dell'Arpa, Giovanni Leonardo
7 Napolitane
  8 - 7 Napolitane: No. 1. Voria crudel tornare (5:40)
Azzaiolo, Filippo
Chi passa per sta strada
  9 - Chi passa per sta strada (3:00)
Anonymous
Madonna tu mi fai lo scurrucciato [16th Century Neapolitan]
  10 - Madonna tu mi fai lo scurrucciato [16th Century Neapolitan] (4:28)
Catalina apr'a finestra moresca prima [16th Century Neapolitan]
  11 - Catalina apr'a finestra moresca prima [16th Century Neapolitan] (3:57)
Nola, Giovanni Domenico da
Maldetta sia mia sorte sventurata
  12 - Maldetta sia mia sorte sventurata (2:23)
Anonymous
Che sia malditta l'acqua sta matina [16th Century Neapolitan]
  13 - Che sia malditta l'acqua sta matina [16th Century Neapolitan] (3:03)
Lassus, Orlande de
Il primo libro di madrigali, insieme alcuni madrigali d'altri autori
  14 - O Lucia miau (1:50)
Traditional
Quanno nascette Ninno
  15 - Quanno nascette Ninno (4:48)
Barges, Antonio
Il primo libro de villotte
  16 - Il primo libro de villotte: Madonna mia Pieta (2:13)
 
  • Compositore: AA.VV.
  • Esecutori: Gloria Moretti, Mya Fracassini, Massimo Crispi, Diego Barretta, Adele Bardazzi arpa rinascimentale, Federico Bardazzi lira calabrese e viola da gamba, Marco Di Manno flauti dolci, Simone Erre flauti dolci e cornamuto, Giangiacomo Pinardi liuto, Erica Scherl scattagnetti, viella e violino, Eleonora Tassinari: cialamello, Fabio Tricomi flauto da tamburo, lira calabrese, tamburello, tammorra, tromba degli zingari
  • Periodo storico: Umanesimo e Rinascimento
  • Codice: TC 500002
  • Edizione: 2003
  • Barcode: 8007194102345
  • Set: 1
  • Numero tracce: 16
  • Durata totale: 00:51:13

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