CORTELLINI CAMILLO

Il grande polifonista Marc’Antonio Ingegneri additava Cortellini al proprio discepolo Claudio Monteverdi come compositore attento alla scelta dei testi e se si pensa che Cortellini fu scelto fra i candidati compositori della corte gonzaghesca, si comprende la centralità del suo ruolo di connessione nel milieu culturale di quel momento storico.
Dal punto di vista letterario nel terzo libro è evidente l’interpretazione manierista dell’ideale petrarchesco, modernizzato nel togliere il conflitto morale fra immagini fisiche e tensioni mistiche, seguendo da una parte l’intensità della luce pittorica rinvenibile per esempio nel Guercino e dall’altra la raffinatezza raffaellesca (pittore assai di casa a Bologna); dunque un petrarchismo riflettente la gioia dei sensi anche nella situazione amorosa della dolorosa ferita, sensualmente significativo e acceso nell’espressione linguistica, ma ricomposto musicalmente in chiave lontana da estremizzazioni drammatiche: anzi la musica sembra alleggerire ogni conflitto letterario trasportandolo in un lessico musicale che non diventa mai tragico o irreparabile.
In particolare nel Terzo libro dei Madrigali di Camillo Cortellini lo stile del madrigale arioso si esplica con chiarezza attraverso il carattere della dolcezza e della soavità: questo implica un deciso attutirsi dell’ordito polifonico, una più marcata focalizzazione della linea melodica che tende a esprimersi nella parte superiore e il ricorso ritmico a procedimenti di danza unitamente alla variazione melodica delle sezioni ritornellate.
Si nota che alcuni madrigali sono impostati su tessiture acute: ciò fa pensare che, similmente ad altri libri e antologie cinquecentesche, anche queste composizioni potessero essere rivolte ad un pubblico di donne musiciste colte, come nel caso rinomato delle dame ferraresi, nella vicina corte estense.

Tracklist

Disco n.1
Cortellini, Camillo
Madrigals for 5 Voices, Book 3
  1 - La mia vita sete (1:50)
  2 - Occhi miei che vedete (1:46)
  3 - Filli cara ed amata (1:33)
  4 - Dunque, Aminta mio caro (1:28)
  5 - 1a parte: Cingami il fronte il più pregiato alloro (3:05)
  6 - 2a parte: Serbino scritta i faggi ne le scorze (1:55)
  7 - 1a parte: Quasi caduta stella (1:23)
  8 - 2a parte: furo nel sen l'ardore (1:26)
  9 - Taci, prendi in ma l'arco (2:08)
  10 - Amor l'alma m'allaccia (2:47)
  11 - Baci amorosi e cari (2:28)
  12 - Dolci, soavi e cari (2:06)
  13 - Filli, deh non fuggir, deh Filli aspetta (1:46)
  14 - Mira, lelia gentil, entro il tuo petto (1:56)
  15 - A l'apparir del giorno (1:24)
  16 - Tutte le bocche belle (2:23)
  17 - 1a parte: Non ape si felice (2:10)
  18 - 2a parte: Ben mille fiate e mille (1:47)
  19 - Se pur non ti contenti (1:53)
  20 - Alza rover serena (2:16)
  21 - Se il vigile pastore (2:13)
 
  • Compositore: CORTELLINI CAMILLO
  • Esecutori: Coro da Camera di Bologna · Enrico Volontieri: cembalo · Pier Paolo Scattolin, direttore
  • Testo musicologico: Pier Paolo Scattolin
  • Periodo storico: Umanesimo e Rinascimento
  • Codice: TC 560301
  • Edizione: Novembre 2009
  • Barcode: 8007194104448
  • Set: 1
  • Numero tracce: 21
  • Durata totale: 00:43:08

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