Giacinto Calderara, Vincenzo Calderara

Tra i numerosi stati italiani in cui fu frammentata la penisola italiana fino alla metà del XIX secolo, il regno sabaudo è con ogni probabilità quello che gode di minore considerazione sotto l’aspetto musicale.
Si tratta però di un giudizio quanto meno ingeneroso e poco oggettivo, soprattutto se come termini di paragone si prendono Venezia, Roma e Napoli, città che a partire dal Rinascimento avevano iniziato uno sviluppo artistico che nel corso del XVIII secolo le portò a essere tra le città più splendide del mondo.
Tra il Sette e l’Ottocento in Piemonte si affermò una scuola violinistica di grande importanza, che dai fratelli Giovanni Battista e Giovanni Lorenzo Somis – stilisticamente ancora legati alla tradizione francese incarnata in quegli anni da Jean-Marie Leclair – sarebbe arrivata attraverso Gaetano Pugnani a Giovanni Battista Viotti, virtuoso di grande talento e compositore di respiro europeo.
Per il resto, i cataloghi discografici si sono finora rivelati estremamente avari nei confronti del Piemonte.
In coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità dell’Italia, che ha avuto uno dei suoi motori principali proprio a Torino, la Tactus presenta un disco di grande interesse il cui programma ruota intorno alle figure di Giacinto e di Vincenzo Calderara.
L’aspetto che emerge più evidente fin dal primo ascolto delle opere contenute in questo disco è costituito senza dubbio dalla loro straordinaria varietà stilistica, che spazia da elementi viennesi
a reminiscenze venete
agli spunti ascrivibili alla scuola napoletana della Suonata di Vincenzo Calderara.
Le corpose note di copertina firmate da Paolo Cavallo contestualizzano le opere – tutte presentate in prima registrazione mondiale – nel loro giusto ambito storico e artistico e mettono in evidenza il grande lavoro di ricerca nelle biblioteche piemontesi che ha consentito di riportarle alla luce.
Protagonista assoluto di questo disco è il torinese Mario Stefano Tonda, che dopo aver studiato clavicembalo con alcuni dei più grandi solisti italiani e stranieri come Ottavio Dantone, Emilia Fadini e Kenneth Gilbert, si è specializzato in fortepiano con Malcolm Bilson.
Come strumento, Tonda utilizza la copia di un fortepiano costruita dal viennese Anton Walter intorno al 1805 dalle sonorità particolarmente ricche e affascinanti.
Una scoperta davvero imperdibile!

Tracklist

Disco n.1
Calderara, Vincenzo
Keyboard Sonata
  1 - I. Allegro moderato (4:38)
  2 - II. Andante (2:04)
  3 - III. Allegretto (4:06)
Calderara, Giacinto
  4 - I. Allegro (7:19)
  5 - II. Largo (4:35)
  6 - III. Allegro (4:06)
Piazza, Gaetano
Andante in B-Flat Minor
  7 - Andante in B-Flat Minor (3:37)
Pacotto, Ignazio
Sonatina No. 2
  8 - I. Allegro maestoso (5:01)
  9 - II. Rondo (5:26)
Vincenti, Melchiorre de
Keyboard Sonata
  10 - Keyboard Sonata: I: Rondeau: Allegro (4:56)
Perotti, Giovanni Domenico
Larghetto in G Major
  11 - Larghetto in G Major (3:02)
Deregibus, Gaudenzio
Keyboard Sonata in D Major
  12 - Keyboard Sonata in D Major: I. Allegro (6:11)
 
  • Compositore: Giacinto Calderara, Vincenzo Calderara
  • Esecutori: Mario Stefano Tonda, fortepiano
  • Periodo storico: Classicismo
  • Codice: TC 720001
  • Edizione: SETTEMBRE 2011
  • Barcode: 8007194105025
  • Set: 1
  • Numero tracce: 12
  • Durata totale: 00:54:34

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