Nino Rota (1911-1979)

Nino Rota (Milano 1911-Roma 1979) rappresenta un caso emblematico nella storia della musica del novecento, un musicista troppo spesso facilmente etichettato come ‘inattuale’ (aggettivo che lo stesso compositore non disdegnava e che anzi gli ricordava le Considerazioni inattuali di Nietzsche) o come autore di musiche al servizio del cinema grazie soprattutto al felice sodalizio con Federico Fellini.
Il tempo, il superamento delle avanguardie storiche ed una più attenta analisi della sua opera hanno rivelato invece una personalità complessa che non amava distinguere la musica secondo gradi nobilitanti ma li assumeva in un unico contesto.
Si trattava del rifiuto della ‘tassonomia’ dei generi e l’abbattimento di barriere ed etichette che avrebbero consentito secondo il compositore un rapporto più diretto con il pubblico, quel pubblico che negli stessi anni difficilmente riusciva a comunicare con le esperienze più radicali del dopoguerra.
L’estetica rotiana possiamo scorgerla anche attraverso il suo iter formativo e creativo e in tal senso non possiamo non considerare che fu un fanciullo prodigio e che già nel 1930, in piena era di neoclassicismo italiano, si diplomò in composizione presso il conservatorio di Santa Cecilia in Roma dopo aver affrontato studi privati con Alfredo Casella, uno dei principali esponenti di quella corrente.
Questo era il mondo al quale apparteneva Rota, quasi come l’ultimo esponente della generazione dell’80, dei Malipiero, dei Casella, Pizzetti, Respighi, l’ultimo rappresentate di uno stile e di una musica non ancora giustamente valutata che aveva i suoi riferimenti nella tradizione strumentale del settecento italiano.
Più che un autore che guardava al passato fu probabilmente un autore che visse oltre i margini temporali del suo stile di riferimento.
Rota mantenne fede al suo ideale estetico anche se ciò non era più conveniente e qui sta ilsuo pregio che è quello degli uomini forti che non cedono a lusinghe o a compromessi.
Al di là delle premesse estetiche Nino Rota dimostra nella sua lunga attività creatrice una scrittura dotata di grande saggezza tecnica, conoscenza profonda dell’armonia e del contrappunto unite ad un brillante talento melodico che è alla base di ogni invenzione e intuizione musicale.
Nella presente pubblicazione vengono presentati da Roberto Fabbriciani, mirabilmente accompagnato al pianoforte da Massimiliano Damerini, alcuni lavori per flauto, fra questi degli inediti di significativo valore.

Tracklist

Disco n.1
Rota, Nino
5 Pezzi facili
  1 - No. 1. La passeggiata de Puccettino (1:44)
  2 - No. 2. Serenata (1:32)
  3 - No. 3. Pavana (2:08)
  4 - No. 4. La chioccia (1:29)
  5 - No. 5. Il soldatino (1:51)
Elegia (arr. for flute and piano)
  6 - Elegia (arr. for flute and piano) (2:32)
Allegro veloce
  7 - Allegro veloce (2:56)
Violin Sonata (arr. for flute and piano)
  8 - I. Allegretto cantabile con moto (8:19)
  9 - II. Largo sostenuto (3:44)
  10 - III. Allegro assai moderato (5:21)
3 Pezzi for 2 Flutes
  11 - No. 1. Vecchio Carillon (1:49)
  12 - No. 3. Vecchia Romanza (0:52)
  13 - No. 2. Vecchio Mulino (1:21)
Fantasia su temi da films
  14 - Il Padrino, "Parla più piano" (2:26)
  15 - Il Gattopardo, "Valzer del commiato" (2:06)
  16 - Rocco e i suoi fratelli, "L'amore di Rocco" (1:36)
  17 - La strada (2:32)
  18 - 8 e 1/2 (2:00)
  19 - Amarcord (1:59)
  20 - I clowns (2:04)
 
  • Compositore: Nino Rota (1911-1979)
  • Esecutori: Roberto Fabbriciani, flauto · Massimiliano Damerini, pianoforte · Luisella Botteon, flauto
  • Periodo storico: Novecento storico
  • Codice: TC 911801
  • Edizione: LUGLIO 2011
  • Barcode: 8007194105018
  • Set: 1
  • Numero tracce: 20
  • Durata totale: 00:50:22

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