PERGOLESI GIOVAN BATTISTA

“Atta ad esprimere sensi burlevoli e ridicoli”: così, nel suo Esemplare ossia saggio fondamentale pratico di contrappunto sul canto fermo (1774-1775) Padre Martini ebbe a giudicare la Stabat Mater 1) di Pergolesi.
Una sentenza di condanna nella quale le diatribe sullo “stile da chiesa” che travagliarono generazioni di compositori, teorici e didatti del XVIII secolo si fanno incandescenti all’attrito con un’opera che aveva già attinto la fama europea di capolavoro: e capolavoro emblematico di un modo di esprimere il sacro in musica , inteso ormai come peculiare alla spiritualità moderna.
A null’altro che a questa diffusa consapevolezza si deve infatti l’immenso successo sortito dalla Sequenza pergolesiana per tutto il restante Settecento e ben oltre.
Un mito, corroborato certo dall’alone patetico dell’opera ultima e della morte giovane, che molto potrà su coscienze già inclini alle rousseauiane lusinghe del sentimento; ma un mito che in quanto tale corrispondeva ad ineludibili istanze estetiche le quali, se da tempo percorrevano liberamente i domini del melodramma e della musica strumentale, a stento s’infiltravano di straforo nei baluardi secolari della musica da chiesa.
Tali difese da tutto ciò che comunemente s’intende per coscienza moderna dell’autonomia e libertà espressiva della musica (giacché a questo, a ben vedere, rimanda la questione stilistica allora dibattuta) erano tuttavia da tempo addivenute a un compromesso tipico di una cultura cattolica propensa a distinguere tra ragioni di principio, da sostenere ad oltranza, e ragioni pratiche , da tollerare come tacitamente ammissibili.
Di tale compromesso vive tutta la musica sacra cattolica del 700 , nella quale le istanze di un’espressività scaturita dal soggettivismo critico imperante si muovono entro una cornice di decoro polifonico che nei grandi (e tra questi Pergolesi) funge da mirabile coibente stilistico nella misura in cui viene assunto non come inerte pedaggio da pagare alla scuola e alla tradizione chiesastica, ma come dato lessicale criticamente acquisito.

Tracklist

Disco n.1
Pergolesi, Giovanni Battista
Stabat Mater, P. 77
  1 - Stabat mater dolorosa (Soprano, Alto) (4:36)
  2 - Cuius animam gementem (Soprano) (2:57)
  3 - O quam tristis et afflicta (Soprano, Alto) (2:35)
  4 - Quae moerebat et dolebat (Alto) (2:53)
  5 - Quis est homo qui non fleret (Soprano, Alto) (3:53)
  6 - Vidit suum dulcem natum (Soprano) (3:43)
  7 - Eia mater, fons amoris (Alto) (2:49)
  8 - Fac, ut ardeat cor meum (Soprano, Alto) (2:42)
  9 - Sancta Mater, istud agas (Soprano, Alto) (6:16)
  10 - Fac, ut portem Christi mortem (Alto) (4:29)
  11 - Inflammatus et accensus (Soprano, Alto) (3:01)
  12 - Quando corpus morietur (Soprano, Alto) (5:48)
 
  • Compositore: PERGOLESI GIOVAN BATTISTA
  • Esecutori: Bettina Rubortone, soprano · Chiarastella Onorati, contralto · Orchestra da camera Benedetto Marcello · Flavio Emilio Scogna, direttore
  • Periodo storico: Classicismo
  • Codice: TC 711603
  • Edizione: Marzo 2006
  • Barcode: 8007194103526
  • Set: 1
  • Numero tracce: 12
  • Durata totale: 00:45:42

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